La salute dei nostri volatili

Contributo foto: evgeniypetrenko82

Quando un volatile non gode di ottima salute

Capire quando qualcosa non va nei nostri amici di “penna e di piuma” in effetti non è così facile: i volatili sono infatti dei bravi dissimulatori. Anche se stanno poco bene la loro antica e radicata indole di prede li porta a non farlo vedere, poiché un animale sano è un animale più difficile da prendere.

Molti nostri clienti non sono allevatori di lungo corso ma persone che scelgono per la prima volta un volatile come animale da compagnia. La paura di sbagliare qualcosa nella cura di questi colorati amici, pertanto, è sempre molto forte e spesso ci vengono rivolte domande che riguardano problemi di salute, alimentazione, habitat.

Noi consigliamo sempre di rivolgersi innanzitutto al veterinario di fiducia che in questo caso dovrà essere specializzato in volatili: ogni specie animale ha le proprie caratteristiche, tra cui le malattie, che solo uno specialista può conoscere in modo approfondito, esattamente come per noi esiste il medico di base e gli specialisti in cardiologia, ortopedia, malattie pediatriche, ecc. Solo in un secondo momento noi, come negozio specializzato, possiamo aiutare a reperire il necessario per la cura e il benessere dei piumati amici.

Un percorso corretto parte sempre dall’informazione. Quindi se si decide di avere un volatile come animale da compagnia è bene informarsi su negozi specializzati, allevamenti e sul veterinario specializzato: con internet, per esempio, è molto più facile reperire informazioni a riguardo; anche i negozi che vendono accessori e alimenti per animali possono avere riferimenti di associazioni, allevatori o veterinari specializzati.

Nei negozi che vendono volatili e negli allevamenti ci sono persone preparate per dare tutte le informazioni utili per valutare se introdurre o meno un pennuto in famiglia. Un’altra fonte di informazioni è costituita dalle associazioni ornitologiche (indico il sito della Federazione italiana ornitologihttp://www.foi.it).

Rileviamo i cambiamenti

L’osservazione dei nostri piccoli amici è lo strumento che ci permette di intervenire tempestivamente in caso di malattia. Le indicazioni sul buono stato di salute di un volatile ci vengono fornite da diversi elementi che noteremo facilmente osservandolo:

  • aspetto del piumaggio: le piume sono lucide e pulite, uniformi e aderenti al corpo, compatte e senza macchie di colore anomale, non ci devono essere zone prive di piume, dopo la muta le piume devono crescere senza spezzarsi
  • aspetto corporeo: giuste proporzioni in base a età e razza, non è in sovrappeso né sottopeso, il becco e gli altri orefizi sono puliti e privi di croste o altro materiale, gli occhi sono puliti, e le penne che li circondano sono sempre asciutte, lo sguardo è vivace
  • vitalità: è sempre in movimento, è vivace, canta (o emette i suoni previsti dalla sua razza), gli esemplari cresciuti in casa instaurano una relazione con il proprietario e manifestano il saluto cantando o con altri gesti abitudinari
  • respirazione: è regolare, non rumorosa
  • feci: vengono emesse insieme alle urine dalla cloaca, che deve essere sempre pulita, hanno aspetto nella norma, ossia senza odore e ben formate, l’urina deve essere di colore paglierino o trasparente e senza odore

Contributo foto: TanteLoe

Allo stesso modo, cioè osservando variazioni di abitudini e differenze o anomalie rispetto allo stato sopra descritto, avremo un campanello d’allarme sullo stato di salute quando questa presenta dei problemi:

  • piumaggio arruffato: in questo modo il volatile si aiuta a mantenere una adeguata temperatura corporea, comparsa di zone senza piume, comparsa di macchie di colori anomali
  • zampe fredde
  • becco: comparsa di fori, incrostazioni, crescita anomala e irregolare
  • perdita di vitalità: il volatile non canta o mantiene lunghi silenzi, cambio del tono di voce, sta fermo sul posatoio, dorme molto, è inappetente, beve poco, lo sguardo è sofferente e l’occhio socchiuso, si rintana sul fondo della gabbia e si fa prendere senza resistenza, si rintana con la testina girata fra le scapole
  • occhi arrossati, gonfi, con prurito
  • respirazione affannata e rumorosa, con ampi movimenti del torace, sternuti o tosse, con il becco aperto, perdite dal naso
  • variazioni nelle feci: di colore, odore, non formate

Se si rilevano differenze di abitudini o sull’animale la prima cosa da fare è andare dal veterinario specialista in volatili: dopo averlo messo al corrente circa le anomalie rilevate, l’alimentazione, l’ambiente in cui vive, da dove arriva ecc., il veterinario effettuerà gli esami del caso prima di emettere una diagnosi.

È fondamentale non affidarsi al fai da te, non chiedere a personale non qualificato, non adottare “cure” consigliate da altri che non sia uno specialista: valgono le stesse regole del buonsenso che seguiamo per la nostra salute. Ma soprattutto se la bestiola non sta bene è importante la tempestività dell’intervento. Attendere per vedere se migliora, o lasciar perdere la visita dal veterinario perché “tanto ha ripreso a mangiare” o “canta poco però non ha smesso di mangiare” non sono buone idee: come già detto i volatili sono dei bravi attori quando si tratta di nascondere la malattia e pertanto quando i sintomi sono manifesti probabilmente la malattia è già ad un buon punto.

Contributo foto: Anne Stauf

Prevenzione e vaccini

La prima prevenzione per i volatili da compagnia è come detto l’osservazione di cambiamenti nelle abitudini e nell’aspetto, un ambiente consono e pulito, una alimentazione adeguata.
Per quanto riguarda i vaccini invece non ce ne sono molti in commercio: per tutti esiste il vaccino contro la Pseudopeste Aviaria e solo per i canarini esiste il vaccino contro il vaiolo.

Le cause di malattia nei volatili sono molte: dai tumori alle malattie infettive causate da diversi microganismi, da funghi, da non sottovalutare traumi e conseguenze di un’alimentazione errata, nei soggetti intelligenti come i pappagalli può insorgere anche il disagio psichico.

Per quanto riguarda i parassiti, gli acari delle penne e della pelle si possono trattare con gli antiparassitari spray in commercio a base di Piretroidi. Gli allevatori o i veterinari potranno invece consigliare anche antiparassitari utilizzati per altri animali poiché se somministrati nelle giuste dosi sono adatti anche ad alcune tipologie di volatili.

Se il nostro animale di compagnia è un volatile ricordiamo di prestargli la giusta attenzione per accorgerci tempestivamente di ogni cambiamento di comportamento e intervenire con tempestività per aiutarlo a stare meglio:

  • imparare a conoscere il proprio volatile per rilevarne ogni cambiamento nell’aspetto e nelle abitudini
  • non utilizzare soluzioni fai-da-te
  • fare intervenire il veterinario specialista in volatili che dopo gli opportuni esami deciderà la cura

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Fonti e ringraziamenti:

  • Per saperne di più su questo argomento potete leggere il blog del dr. Cattarossi da cui ho tratto le informazioni descritte in questo articolo.
  • Altre informazioni utili mi sono state fornite dai fornitori di integratori e antiparassitari specifici per uccelli da gabbia e da voliera dell’Emporio.

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